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Come Sfruttare i Cinque Sensi per Dimagrire

Forse non lo sapevate, o più probabilmente – specie se avete già fatto delle diete dimagranti – ne siete già più che consapevoli: se la dieta non include ricette “gustose” le possibilità di fallimento aumentano in modo esponenziale. La ragione? Il cibo, a differenza di quanto si possa pensare, non serve solo a sentirsi pieni e accumulare abbastanza calorie e nutrienti per vivere. Al contrario, ha molto a che vedere con il senso di soddisfazione e appagamento.

Per questo, anche quando si è a dieta, è importante cucinare ricette che soddisfino tutti i sensi. E allo stesso tempo, per dimagrire in modo intelligente, si possono sfruttare gusto, olfatto, vista e tatto per inviare impulsi al nostro cervello e ottenerne in cambio un’appagante sensazione di sazietà. Curiosi di sapere come? Bene! Non vi resta che mettervi comodi e leggere i nostri consigli!

Educare il senso del gusto per imparare a mangiare meglio

Tra i numerosi errori che fanno le persone che mangiano troppo c’è quello di esagerare con il sale, con lo zucchero, o anche con i grassi. Questo dipende dal fatto che, abituando il palato, tendiamo a percepire i cibi con poco sale come insipidi, o quelli con poco olio come secchi e via discorrendo. Il risultato però è di assumere troppe calorie e favorire la ritenzione idrica. La soluzione, in questo caso, è di fare un piccolo sacrificio per un breve periodo di tempo, in attesa che le papille gustative si “educhino” ai nuovi sapori.

Qualche esempio? Per chi è abituato a mangiare molto salato, l’ideale è sostituire il sale con spezie, aceto o succo di limone, che daranno gusto ai vostri piatti senza che sia necessario esagerare con il sodio. Allo stesso modo, per i dolci, vi basterà sostituire il budino confezionato con una mela o della ricotta mischiata a cacao amaro. E per i grassi? Il senso di secchezza dei cibi può essere ovviato con tecniche di cucina “furbe” come la cottura al vapore, che li mantiene morbidi e idratati e, in più, preserva anche la sapidità naturale dei cibi. Bastano poche settimane seguendo questo regime, e il senso del gusto progressivamente si abituerà ai nuovi sapori dandovi lo stesso senso di soddisfazione che provavate prima, ma in modo molto più salutare.

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Il tatto: sfruttare la masticazione per sentirsi più sazi

Sapete che l’imput di sazietà che va dallo stomaco al cervello ci mette venti minuti per funzionare? Questo significa che chi mangia veloce continua a sentirsi affamato per venti minuti in più del dovuto, tempo in cui lo stomaco è, in realtà, pieno. Il risultato è ovvio: si mangia più di quanto si abbia bisogno, e ovviamente si ingrassa. Allo stesso tempo però, la sensazione di fame è reale, e per chi è a dieta potrebbe essere difficile da combattere. Cosa fare allora? Scegliere alimenti che richiedono una lunga masticazione, come la carne e la verdura cruda. Mangerete più lentamente, e quando arriverà il senso di sazietà vi accorgerete di aver consumato meno cibo.

Bello e buono: il piatto deve appagare il gusto, ma anche la vista

Ebbene si. Se, scoraggiati al pensiero di dover stare a dieta, vi limiterete a buttare nel piatto un petto di pollo ai ferri e un’insalata, sarà più facile che vi venga voglia di mollare la dieta. Curare la vista, infatti, è importante sotto due aspetti: il primo è darci una sensazione di appagamento che ci rende psicologicamente più forti. E il secondo è che utilizzare colori vividi – il rosso dei peperoni, ma anche il verde brillante – fa percepire i cibi come più saporiti.

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Olfatto: sa di buono e “odora” di buono

Veniamo infine all’odore dei vostri piatti. Vi basta pensare all’acquolina in bocca che si sente quando, rientrando in casa, qualcuno sta cucinando e gli ambienti sono pieni di un gustoso odore, magari di arrosto. Questo perché i profumi hanno una componente evocativa, che coinvolge non solo gli altri sensi, ma anche la memoria e, più in generale, tutte le nostre percezioni. Il risultato? Mangiando cibi dall’odore molto intenso – come mandarini, broccoli, carne ai ferri – si tende scegliere porzioni più piccole. In poche parole: più intenso è l’odore, più il cibo viene percepito come saziante.

Paola Rizzi
Paola Rizzi è un’esperta nel settore della nutrizione ed ha un’esperienza ventennale nel campo. Il suo percorso di studi l’ha portata ad approfondire in modo particolare prodotti come integratori alimentari sia dimagranti che supplementari.

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